Per il
distacco;
Per l’emozione
di quello che parte e la tristezza di quelli che rimangono.
Per la
lontananza.
Per il viaggio
in se.
Per essere da
solo tremando sopra la pelle del mondo
Per affondare i
piedi scalzi nella sabbia tiepida ti un tramonto del mese d’agosto
Per il colore
bruciato di una città barocca.
Per la dolcezza
del ritorno e la condanna dell’abbandono.
Per la vita che
ci ruba l’innocenza.
Per il caos di
quegli che sono caos.
Per il
disincanto che diventa fede.
Per tutta la
“roba” che ci insegna a restare soli.
Per la fede che
diventa culla.
Per La Madre
spaventata
Per Il Padre
che vede tornare al figlio indenne.
Per la culla
che arriva ad essere destino.
Per tutte le
tempeste che annunciano i fulmini.
Per quegli che
sanno del dolore e leggono nelle tue cicatrici.
Per i segni che
non si vedono e solo noi sappiamo riconoscere.
Per tutti i
fulmini che si sono accessi senza portare pioggia……
Per i ricordi, per conoscere. Per saper dimenticare…
per volare, per il mio cane.
Per la stanchezza.
Per l’idea, per i libri, per la storia, per te… Per me
Per il grembo materno.
Per la crudeltà
del cemento e la lontananza del paesaggio.
Per la
trasformazione.
Per la bugia
che si fa metafora,
per la metafora
che prende vita.
Per i tuoi ricordi: Per i treni, per le navi…
Per inseguire
un sogno…
Per una terra
che potessi chiamare amica.